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La Chiesa di San Francesco

Un antico convento francescano che sorgeva lungo il fiume Sieve documentato a partire dal XVI secolo; questo fu definitivamente abbandonato dai frati nel 1866 a causa delle soppressioni statali, e, fatta eccezione per alcune stanze destinate per la canonica ad uso della chiesa, pass al comune di Pelago che, a seguito dei rifacimenti successivi alla seconda guerra mondiale, lo convert in edificio scolastico.

La chiesa si presenta oggi fortemente restaurata, ma nel prospetto a capanna e nel portico a loggiato, con tre archi a tutto sesto retti da colonne tuscaniche e coperto con volte a vela, conserva ancora segni di un'edificazione cinquecentesca. L'arredamento interno della chiesa, che vede ad esempio l'utilizzo di marmi policromi sulle colonne che sorreggono gli archi a tutto sesto delimitanti l'abside, fa pensare ad una datazione nel XVII secolo, ma sicuramente vi furono anche interventi di riallestimento successivi.

Attualmente, all'interno dell'edificio religioso, troviamo delle tele ottocentesche entro cornici in pietra serena lungo la navata attribuibili a Ferdinando Folchi e Pietro Pezzati, un affresco raffigurante I due dolenti e la Maddalena datato 1615 ed un olio su tela con Cristo e la Veronica, sempre del XVII secolo. Sempre al '600 risalgono anche i dipinti rappresentanti Ges morto e San Francesco in prossimit degli altari laterali in navata, nonch il coro ligneo nell'abside realizzato nel 1667 da Giuseppe Falai. Sulla parete di fondo dell'abside vediamo infine una tavola datata 1572 dove raffigurata la Trinit; stilisticamente il dipinto avvicinabile alla maniera di Michele Tosini, altrimenti detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio.

Il Ponte Mediceo

Il ponte sulla Sieve era in passato l'unico punto di collegamento esistente tra il vecchio borgo di Pontassieve e la frazione di San Francesco nel comune di Pelago. Come reso evidente dallo stemma mediceo presente sul ponte, la struttura fu commissionata dalla famiglia Medici; in particolare Cosimo I nel 1555 incaric Stefano di San Pietro a Ponti ed il figlio Tommaso di realizzare un nuovo ponte in pietra in sostituzione di quello andato distrutto nell'alluvione del 1547. Si ritiene probabile che il progetto originario del ponte fosse opera di Bartolomeo Ammannati, noto architetto e scultore fiorentino molto vicino ai Medici.

Testi a cura di Deborah Tini


marted 19 marzo 2024


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