luned 10 maggio 1813
Il maire Marchionni informa la prefettura, con comunicazione del 10 maggio 1813, che un consistente branco di lupi si aggira nei boschi di Cigliano, procurando danni a diversi possessori della zona.
La legge del 10 messidoro anno V (28 giugno 1797) prevedeva singolari disposizioni in materia di distruzione dei lupi.
Per fronteggiare ricorrenti pericoli agli uomini e agli animali, i maires erano tenuti a incoraggiare la caccia ai lupi.
Per vero ci pare anomala la calata di un branco di lupi vicino all'abitato, in un periodo dell'anno in cui la stagione sta volgendo al bello.
Ad ogni modo il maire autorizz la caccia dei lupi a Baldini Franco, Baldini Giuseppe e Baglioni Domenico, con preclusione di estendere la caccia a qualsiasi altro animale.
L'uccisione dell'animale implicava, poi, particolari adempimenti di carattere amministrativo, onde riconoscere i dovuti compensi. Riferisce l'Instruction che occorreva stendere un "processo-verbale della lor morte e trasmetterlo al prefetto con la testa dell'animale.".
Ci si immagina che i funzionari di prefettura avessero preferito l'impiego di mezzi meno lugubri per constatare l'abbattimento dell'animale e liquidare la relativa prebenda.
Fonte:
Fili argento in prefettizia - Alle origini del Comune di Pelago - Pag. 110
di Renzo Rosati
edito da Servizio Editoriale Fiesolano
ISBN: 978-88-87368-61-1