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Il Castello

Il Castello di Nipozzano documentato per la prima volta nel 1037.

Ne furono proprietari fino al 1220 i Conti Guidi; tra fine '200, inizio '300 ricordato come appartenente alla famiglia dei Cerchi, mentre dal 1373 fino al 1925 fu di propriet della nobile famiglia fiorentina degli Albizi. Morta la Marchesa Leonia Albizi vedova Frescobaldi, il Castello fu ereditato dal figlio e da allora appartiene ai marchesi Frescobaldi.

Il castello, avente in origine la struttura di un fortilizio difensivo, venne fortemente modificato nel corso dei secoli.

Si possono tuttora vedere elementi decorativi, come caminetti e lavabi, risalenti al XV secolo e di evidente gusto michelozziano.

L'aspetto attuale dell'edificio, convertito in una villa/fattoria, si deve agli interventi di restauro operati dall'Architetto Guido Morozzi dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

Chiesa di San Niccol

La chiesa di San Niccol situata ai piedi del castello di Nipozzano ed divisa da questo da un alto bastione di pietra.

L'edificio religioso documentato sin dal medioevo ed ha condiviso nei secoli le vicende storiche del castello.

Quasi totalmente distrutta nella seconda guerra mondiale, la chiesa stata ricostruita su progetto dell'architetto Morozzi e si presenta oggi con un'unica navata e senza altari laterali, ricordati invece per le epoche precedenti.

Villa Albizi

La villa, oggi appartenente ai marchesi Frescobaldi, ha origini cinquecentesche e fu ampliata e ristrutturata nel corso dei secoli.

Al XVII secolo risale ad esempio la cappella di San Girolamo, affrescata dalla bottega di Jacopo Chiavistelli, principale pittore quadraturista dello scenario fiorentino che decor, tra le altre, alcune delle sale del piano terra di Palazzo Pitti, e adornata con un dipinto raffigurante Cristo orante ai Getsemani, molto vicino alla maniera del pittore fiorentino Matteo Rosselli.

San Martino a Bibbiano

La chiesa odierna risale alla seconda met del XIX secolo, ma da fonti documentarie sappiamo dell'esistenza nel medesimo luogo di un precedente edificio religioso almeno fin dall'XIII secolo.

Come il vicino castello di Nipozzano, anche la chiesa di San Martino fu per lungo periodo di patronato della famiglia Albizi e poi dei marchesi Frescobaldi.

La nuova chiesa si presenta con un'unica navata, un recinto presbiteriale, due altari laterali a nicchia profilati in pietra e sormontati da finestre ad occhio con vetrate dipinte, ed un altare maggiore settecentesco in marmi bianchi e policromi con alle spalle una falsa architettura prospettica di gusto rinascimentale; l'altare adornato da un gruppo scultoreo con Cristo Crocifisso e Dolenti.

Il soffitto a cassettoni lignei dipinti ed in facciata vi una finestra sulla cui vetrata raffigurata L'elemosina di San Martino.

Nella sagrestia si conservano ancora arredi liturgici settecenteschi.

Sulla facciata della chiesa vediamo scolpiti in pietra l'emblema di San Martino, vescovo di Tours, costituito da una spada e da un pastorale incrociato, e lo stemma degli Albizi.

Testo a cura di Deborah Tini


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